Le “spighette” di Sardegna

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Ciao!

Siamo Stefania e Giada. Abbiamo pensato di condividere con te alcuni spunti culinari per appassionarci insieme a questo mondo e raccontarti qualcosa di noi.

Le nostre radici affondano in Sardegna e foodfamilyhub non poteva essere immune al sentimento che ci scatena parlare delle storie e delle ricette che riguardano questa splendida terra, quando ne abbiamo l’occasione!

Origini

Culurgiones o “sa spighitta”, è una tipica pasta della Sardegna, più precisamente originaria della zona di Ogliastra. Questa forma di pasta  viene considerata una delle più difficili perché per creare questi meravigliosi ravioli occorrono delicatezza e pazienza.

Per ragioni pratiche, come il tempo o la poca manualità, a volte i culurgiones vengono presentati nella loro forma classica, ovvero con chiusura a ‘mezza luna’.

La sfoglia che racchiude il ripieno non deve essere troppo morbida. Viene impastata una parte di farina 00 e una parte di semola rimacinata di grano duro. Da zona a zona e da famiglia a famiglia la ricetta varia: è possibile utilizzare anche soltanto la semola rimacinata per l’intero impasto.

Originariamente erano considerati un piatto di cucina povera. Gli ingredienti per il ripieno erano quelli che ci si poteva permettere, in base alle proprie disponibilità, e accompagnati con una salsa di pomodoro, basilico e una generosa spolverata di parmigiano oppure in bianco, con burro e pecorino.
Tra i ripieni, le versioni più gettonate sono due: quella più famosa, ossia patate schiacciate, menta e pecorino, oppure la versione con ricotta di pecora. Quest’ultima solo in caso sia disponibile, altrimenti possiamo procedere benissimo con quella vaccina, variando con spinaci o bietole, zafferano e scorza di limone.

Varianti

Lo so, lo so: cosa c’entra lo zafferano con un piatto di cucina povera? Non sembra proprio un ingrediente a portata di portaffógliu. Ma andiamo in barba alle origini della ricetta: il ripieno a cui sono più affezionata è proprio quello con gli spinaci.

Perché? Perché mi riporta con la mente e con il naso alla mia infanzia: il profumo di salsa di pomodoro che si diffonde in tutta la casa, la famiglia che si riunisce a tavola, le risate e i ricordi dei più grandi che si intrecciano con i sogni dei più piccoli.

Ma ora lascio da parte la nostalgia. Parliamo un po’ di alcune varianti di questa meravigliosa ricetta, meno conosciute ma non per questo meno importanti o gustose.

Provali anche…

Ricetta della nonna

Dosi per quattro persone

Pasta
300g di semola rimacinata di grano duro
150g di acqua tiepida
Sale q.b.

Ripieno
300g di ricotta di pecora o vaccina
150g circa di bietole cotte e strizzate bene
1 bustina di zafferano
1 scorza di limone grattugiata
1 uovo
50g di pecorino grattugiato
Sale q.b.
Pepe q.b.

Condimento
Sugo di pomodoro fresco
Basilico
Pecorino grattugiato q.b.

Pronti da gustare!