La sorprendente “Fregula” sarda

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Info

Oggi parliamo di un’altra pasta tipica della Sardegna: la Fregula, che viene spesso chiamata “Fregola”. L’origine del nome è incerto, ma pare che la Fregola esista da migliaia di anni

È un tipo di pasta che oggi è possibile trovare in vendita in comuni negozi e supermercati, senza doversi recare in Sardegna per assaggiarla… anche se, effettivamente, potrebbe essere un buon motivo per farsi un viaggetto!

Caratteristiche

L’unica cosa di cui siamo sicuri è che ha un gusto unico ed inimitabile. È una pasta semplice: tutto ciò che serve per farla è semola di grano duro, acqua, sale e un pizzico di zafferano.

Potremmo definirla simile al cous cous: piccole sferette irregolari, che variano nel colore e nel profumo, tostate nel forno. Ed è proprio questa tostatura a donare a ogni singola sferetta un sapore ed una doratura differente.

Una delle caratteristiche più interessanti della Fregola è la capacità di assorbire qualsiasi tipo di condimento, grazie alla peculiare ruvidità della semola, differente da tutte le altre farine.

Sperimentare

La Fregola si può bollire, come qualsiasi altra pasta, ma si può anche risottare. Si presta benissimo alle zuppe. La nostra cara Fregola assorbirà i sapori che di solito rimangono nel brodo, arricchendo ancor di più il nostro piatto.

Si sposa magnificamente con piatti freddi estivi, proprio come il cous cous, oppure un condimento semplice come pomodorini, basilico, sale e olio. E magari, perché no?, con cubetti di pecorino fresco.

Dà il meglio di sé con il pesce: con le arselle in bianco, aglio e prezzemolo, ma anche con le cozze, pomodoro fresco e leggermente piccanti. A causa della sua conformazione, le sferette si “intrufolano” dentro il guscio e si unisce al mollusco avvolgendolo in un morbido abbraccio.

Ricordi con la Fregola

Ricordo grossi piatti di coccio, a casa di mia nonna, poggiati a vista sulla credenza. In quei piatti, mani sapienti mescolavano semola, acqua, sale e zafferano.

Piano piano, usando la punta dei polpastrelli e roteando la miscela di farina bagnata, saltavano fuori quasi per magia queste piccole sferette!

Poi venivano tostate nel forno, di solito quello a legna, che gli conferiva quel sapore che non ha eguali al mondo. E sorprendentemente era perfetta per qualsiasi condimento!

Facendo parte del corredo delle tradizioni di famiglia, non esiste una vera ricetta per la Fregola. O meglio: ognuno ha la sua e, soprattutto, non esistono dosi!

Se provaste a chiedere a una sardo o una sarda “ma le dosi quali sono?“, probabilmente vi guarderebbero e vi risponderebbero, con la mano che rotea impastando nel piatto: “Eh, quanto basta! A occhio! La vedi, no?, quando è pronta!

Solo a pensarci, mi sembra di sentire mia madre quando le chiedo le dosi per fare uno dei nostri piatti! 

Fregola ‘921

La mia versione preferita, però, è con il sugo di salsiccia e zafferano: un vero tripudio di sapori caldi e corposi, che vi sorprenderanno se abbinati alla pasta risottata.

Questa versione è quella che più mi ricorda la mia infanzia e mi riporta a casa, anche se oggi sono lontana. Voglio condividerla con voi, con l’augurio che possiate sorprendervi.

La nostra ricetta

Dosi per 4/6 persone

  • 1 pacco di fregola media
  • Una cipolla rossa
  • 700 gr di salsa di pomodoro S. Marzano
  • 250 gr di salsiccia con finocchietto
  • Olio EVO
  • Basilico 
  • Sale e pepe
  • Semi di anice
  • Una bustina di zafferano
  • Pecorino sardo grattugiato

In un tegame profondo, mettere ad appassire a fuoco dolce la cipolla tagliata a fettine sottili con quattro cucchiai di olio EVO. Quando la cipolla sarà dorata, aggiungere la salsiccia tagliata a rondelle e, dopo qualche minuto, la salsa di pomodoro e la bustina di zafferano. Aggiungete poco sale e anche il pepe

Nel frattempo, cuocere la fregola in abbondante acqua (poco salata). Arrivata a tre quarti di cottura, scolatela (conservando un poco di acqua di cottura) e tuffatela dentro il tegame con il sugo di pomodoro. Terminate la cottura girando spesso e aggiungendo l’acqua di cottura che avete conservato.

A cottura ultimata, aggiungete qualche foglia di basilico spezzettato con le mani e qualche semino di anice. Mescolate e lasciate riposare qualche minuto a tegame coperto. Questo permetterà a tutti i sapori di amalgamarsi.

Servire con pecorino grattugiato.

Vino consigliato

Cannonau o Monica di Sardegna

Laboratori di cucina

Per chi volesse cimentarsi nella preparazione della fregola come da tradizione: sono aperte le iscrizioni ai nostri laboratori!

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